martedì 28 giugno 2016

Camminando sul filo....




Sotto, il vuoto.
Non ti voltare.
Se ti volti puoi perdere l'equilibrio, e cadere.
No. Non ti voltare.
Stai camminando su un sottile filo sospeso nel vuoto. Il momento più difficile è stato quando hai deciso di compiere il primo passo per camminarci sopra.
Ed è emozionante pensare che non sai se cadrai o se arriverai dall'altra parte, e non sai nemmeno se sarai al sicuro o se troverai un'altra strada scoscesa.
Ma non potevi restare da dove hai deciso di compiere il primo passo.
Un passo, il più difficile, ma lo hai fatto.
Poi il secondo, il terzo, il quarto.
E non sai neanche ora quanti ne hai compiuti, su quel filo quasi trasparente, ma non ti volti perchè pensare di ritornare in dietro ti farebbe cadere.
Troverai nebbia, troverai pioggia, troverai un tiepido sole primaverile o una gelida brina invernale.
Cammina.
In equilibrio.
A volte ti metti a correre, a volte ti fermi. Corri perchè il vuoto non ti fa paura e vuoi arrivare, o piuttosto allontanrti da dove sei partito.
Ti fermi perchè vuoi sentire sul viso quella brezza frizzante prima di ripartire.
Più cammini più la tua consapevolezza prende forma, e viene a meno la paura di cadere.
Allora avevi deciso di compierlo quel passo. Non potevi pensare di rimanere per sempre da dove sei partito, tra rimpianto e delusione, tra amarezza e dolore.
Ed hai pensato di andare a cercare forse non sai cosa, ma sicuramente non solo la negazione del rimpianto, del dolore, dell'amarezza e del dolore.
Qualcosa di più.
Qualcosa di diverso.
Qualcosa che quando sarai al sicuro ti permetterà di voltarti e di osservare quanta strada perigliosa hai compiuto.e vedrai l'altro ancoraggio della fune lontano, molto lontano. Non tanto nella distanza, ma dal tuo stato d'animo.
Cammina.
Sai che o vinci o muori.
E non vuoi perdere.