Estratti dall'ATTO I
Cavaradossi:
L'arte nel suo mistero
le diverse bellezze insiem confonde;
ma nel ritrar costei
il mio solo pensier, Tosca, sei tu!
(...)
Tosca:
ma nel ritrar costei
il mio solo pensier, Tosca, sei tu!
(...)
Tosca:
Non la sospiri la nostra casetta
che tutta ascosa nel verde ci aspetta?
Nido a noi sacro, ignoto al mondo inter, pien d'amore e di mister?
Al tuo fianco sentire per le silenziose stellate ombre, salir le voci delle cose!...
Dai boschi e dai roveti, dall'arse erbe,
dall'imo dei franti sepolcreti odorosi di timo,
la notte escon bisbigli
di minuscoli amori
e perfidi consigli
che ammolliscono i cuori.
Fiorite, o campi immensi, palpitate
aure marine nel lunare albor,
piovete voluttà, volte stellate!
Arde a Tosca folle amor!
(...)
Cavaradossi:
che tutta ascosa nel verde ci aspetta?
Nido a noi sacro, ignoto al mondo inter, pien d'amore e di mister?
Al tuo fianco sentire per le silenziose stellate ombre, salir le voci delle cose!...
Dai boschi e dai roveti, dall'arse erbe,
dall'imo dei franti sepolcreti odorosi di timo,
la notte escon bisbigli
di minuscoli amori
e perfidi consigli
che ammolliscono i cuori.
Fiorite, o campi immensi, palpitate
aure marine nel lunare albor,
piovete voluttà, volte stellate!
Arde a Tosca folle amor!
(...)
Cavaradossi:
Quale occhio al mondo può star di paro
all'ardente occhio tuo nero?
È qui che l'esser mio s'affisa intero.
Occhio all'amor soave, all'ira fiero!
Qual altro al mondo può star di paro
all'occhio tuo nero!...
(...)
Cavaradossi:
È qui che l'esser mio s'affisa intero.
Occhio all'amor soave, all'ira fiero!
Qual altro al mondo può star di paro
all'occhio tuo nero!...
(...)
Cavaradossi:
Mia vita, amante inquieta,
dirò sempre: «Floria, t'amo!»
Ah! l'alma acquieta,
sempre «t'amo!» ti dirò!
(...)
Cavaradossi:
dirò sempre: «Floria, t'amo!»
Ah! l'alma acquieta,
sempre «t'amo!» ti dirò!
(...)
Cavaradossi:
Scarpia?! Bigotto satiro che affina
colle devote pratiche
la foia libertina
e strumento al lascivo talento
fa il confessore e il boia!
(...)
Scarpia:
la foia libertina
e strumento al lascivo talento
fa il confessore e il boia!
(...)
Scarpia:
Per ridurre un geloso allo sbaraglio
Jago ebbe un fazzoletto... ed io un ventaglio!...)
(...)
Tosca:
Jago ebbe un fazzoletto... ed io un ventaglio!...)
(...)
Tosca:
Ed io venivo a lui tutta dogliosa
per dirgli: invan stassera,
il ciel s'infosca...
l'innamorata Tosca
è prigioniera... dei regali tripudi.
Scarpia:
il ciel s'infosca...
l'innamorata Tosca
è prigioniera... dei regali tripudi.
Scarpia:
Va' Tosca! Nel tuo cuor s'annida Scarpia!
... È Scarpia
che scioglie a volo il falco
della tua gelosia.
Quanta promessa
nel tuo pronto sospetto!
... È Scarpia
che scioglie a volo il falco
della tua gelosia.
Quanta promessa
nel tuo pronto sospetto!
A doppia mira
tendo il voler, né il capo del ribelle
è la più preziosa. Ah di quegli occhi
vittoriosi veder la fiamma
(con passione erotica)
illanguidir con spasimo d'amor fra le mie braccia...
(ferocemente)
l'uno al capestro, l'altra fra le mie braccia...
(riavendosi come da un sogno)
Tosca, mi fai dimenticare iddio!
tendo il voler, né il capo del ribelle
è la più preziosa. Ah di quegli occhi
vittoriosi veder la fiamma
(con passione erotica)
illanguidir con spasimo d'amor fra le mie braccia...
(ferocemente)
l'uno al capestro, l'altra fra le mie braccia...
(riavendosi come da un sogno)
Tosca, mi fai dimenticare iddio!
(s'inginocchia e prega con entusiasmo religioso)
Estratti dall'ATTO II
Scarpia:
Estratti dall'ATTO II
Scarpia:
Ella verrà... per amor del suo Mario!
Per amor del suo Mario... al piacer mio
s'arrenderà. Tal dei profondi amori,
è la profonda miseria. Ha più forte sapore la conquista violenta
che il mellifluo consenso. Io di sospiri e di lattiginose albe lunari
poco m'appago. Non so trarre accordi
di chitarra, né oroscopo di fior
(sdegnosamente)
né far l'occhio di pesce, o tubar come tortora!
(s'alza, ma non si allontana dalla tavola)
Bramo. ~ La cosa bramata
perseguo, me ne sazio e via la getto...
volto a nuova esca. Dio creò diverse
beltà e vini diversi... Io vo' gustar
quanto più posso dell'opra divina!
(...)
Cavaradossi:
è la profonda miseria. Ha più forte sapore la conquista violenta
che il mellifluo consenso. Io di sospiri e di lattiginose albe lunari
poco m'appago. Non so trarre accordi
di chitarra, né oroscopo di fior
(sdegnosamente)
né far l'occhio di pesce, o tubar come tortora!
(s'alza, ma non si allontana dalla tavola)
Bramo. ~ La cosa bramata
perseguo, me ne sazio e via la getto...
volto a nuova esca. Dio creò diverse
beltà e vini diversi... Io vo' gustar
quanto più posso dell'opra divina!
(...)
Cavaradossi:
L'alba vindice appar
che fa gli empi tremar!
Libertà sorge, crollan tirannidi!
Del sofferto martir
me vedrai qui gioir...
il tuo cor trema, o Scarpia, carnefice!
(...)
Scarpia:
che fa gli empi tremar!
Libertà sorge, crollan tirannidi!
Del sofferto martir
me vedrai qui gioir...
il tuo cor trema, o Scarpia, carnefice!
(...)
Scarpia:
Già. ~ Mi dicon venal, ma a donna bella
(insinuante e con intenzione)
non mi vendo a prezzo di moneta.
Se la giurata fede
devo tradir... ne voglio altra mercede.
Quest'ora io l'attendeva!
Già mi struggea
(insinuante e con intenzione)
non mi vendo a prezzo di moneta.
Se la giurata fede
devo tradir... ne voglio altra mercede.
Quest'ora io l'attendeva!
Già mi struggea
l'amor della diva!
Ma poc'anzi ti mirai
qual non ti vidi mai!
Ma poc'anzi ti mirai
qual non ti vidi mai!
Quel tuo pianto era lava ai sensi miei
e il tuo sguardo
che odio in me dardeggiava,
mie brame inferociva!...
Agil qual leopardo
t'avvinghiasti all'amante.
Ah! In quell'istante t'ho giurata mia!...
Mia!
(...)
Scarpia:
e il tuo sguardo
che odio in me dardeggiava,
mie brame inferociva!...
Agil qual leopardo
t'avvinghiasti all'amante.
Ah! In quell'istante t'ho giurata mia!...
Mia!
(...)
Scarpia:
Sai... quale oscura opra laggiù si compia?
Là... si drizza un patibolo!...
(...)
Tosca:
Là... si drizza un patibolo!...
(...)
Tosca:
(nel massimo dolore)
Vissi d'arte, vissi d'amore,
non feci mai male ad anima viva!... con man furtiva
quante miserie conobbi, aiutai... sempre con fé sincera,
la mia preghiera
ai santi tabernacoli salì.
Sempre con fé sincera diedi fiori agli altar.
(alzandosi)
Nell'ora del dolore
perché, perché signore, perché me ne rimuneri così?
Diedi gioielli
Vissi d'arte, vissi d'amore,
non feci mai male ad anima viva!... con man furtiva
quante miserie conobbi, aiutai... sempre con fé sincera,
la mia preghiera
ai santi tabernacoli salì.
Sempre con fé sincera diedi fiori agli altar.
(alzandosi)
Nell'ora del dolore
perché, perché signore, perché me ne rimuneri così?
Diedi gioielli
della madonna al manto,
e diedi il canto
agli astri, al ciel, che ne ridean più belli.
e diedi il canto
agli astri, al ciel, che ne ridean più belli.
Nell'ora del dolore,
perché, perché signore,
perché me ne rimuneri così?
(...)
Tosca:
perché, perché signore,
perché me ne rimuneri così?
(...)
Tosca:
Mi vuoi supplice ai tuoi piedi!
(inginocchiandosi innanzi a Scarpia)
Vedi,
le man giunte io stendo a te!
(inginocchiandosi innanzi a Scarpia)
Vedi,
le man giunte io stendo a te!
e mercé d'un tuo detto,
vinta, aspetto...
Scarpia:
Scarpia:
Sei troppo bella, Tosca, e troppo amante.
Cedo. A misero prezzo
tu, a me una vita, io, a te chieggo un istante!
(...)
Tosca:
Questo è il bacio di Tosca!!!!
Tosca lo ha colpito in pieno petto
E' morto..or gli perdono
E avanti a lui tremava tutta Roma....
Estratti dall'ATTO III
Cavaradossi:
Io lascio al mondo una persona cara.
Consentite ch'io le scriva un sol motto.
Cedo. A misero prezzo
tu, a me una vita, io, a te chieggo un istante!
(...)
Tosca:
Questo è il bacio di Tosca!!!!
Tosca lo ha colpito in pieno petto
E avanti a lui tremava tutta Roma....
Estratti dall'ATTO III
Cavaradossi:
Io lascio al mondo una persona cara.
Consentite ch'io le scriva un sol motto.
Unico resto di mia ricchezza è questo
anel...
se promettete
se promettete
di consegnarle il mio
ultimo addio,
esso è vostro...
Carceriere:
Scrivete!
Cavaradossi:
esso è vostro...
Carceriere:
Scrivete!
Cavaradossi:
E lucevan le stelle... e olezzava
la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena...
entrava ella, fragrante,
mi cadea fra le braccia...
Oh! dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre il sogno mio d'amore...
l'ora è fuggita...
e muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita!...
Cavaradossi:
la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena...
entrava ella, fragrante,
mi cadea fra le braccia...
Oh! dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre il sogno mio d'amore...
l'ora è fuggita...
e muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita!...
Cavaradossi:
«Franchigia a Floria Tosca...
Tosca:
Tosca:
«e al cavaliere che l'accompagna»
Cavaradossi:
Cavaradossi:
Scarpia!...Scarpia che cede? La prima
sua grazia è questa...
(guarda il foglio; ne vede la firma)
(guardando Tosca con intenzione)
Tosca:
E l'ultima!
Cavaradossi:
Tosca:
E l'ultima!
Cavaradossi:
Che dici?
Tosca:
Tosca:
Il tuo sangue o il mio amore volea...
Fur vani scongiuri e pianti.
Invan, pazza d'orror,
alla madonna mi volsi e ai santi...
l'empio mostro dicea:
già nei
cieli il patibol le braccia leva!
Rullavano i tamburi...
rideva, l'empio mostro... rideva... già la sua preda pronto a ghermir!
«Sei mia!» ~ Sì. ~ Alla sua brama mi promisi.
Lì presso
luccicava una lama...
ei scrisse il foglio liberator,
venne all'orrendo amplesso...
io quella lama gli piantai nel cor.
Cavaradossi:
Fur vani scongiuri e pianti.
Invan, pazza d'orror,
alla madonna mi volsi e ai santi...
l'empio mostro dicea:
già nei
cieli il patibol le braccia leva!
Rullavano i tamburi...
rideva, l'empio mostro... rideva... già la sua preda pronto a ghermir!
«Sei mia!» ~ Sì. ~ Alla sua brama mi promisi.
Lì presso
luccicava una lama...
ei scrisse il foglio liberator,
venne all'orrendo amplesso...
io quella lama gli piantai nel cor.
Cavaradossi:
Tu!... di tua man l'uccidesti? ~ tu pia,
tu benigna, ~ e per me!
Tosca:
N'ebbi le man tutte lorde di sangue!...
Cavaradossi:
Tosca:
N'ebbi le man tutte lorde di sangue!...
Cavaradossi:
O dolci mani mansuete e pure,
o mani elette a bell'opre e pietose,
a carezzar fanciulli, a coglier rose,
a pregar, giunte, per le sventure, dunque in voi,
fatte dall'amor secure, giustizia le sue sacre armi depose?
Voi deste morte, o man vittoriose,
o dolci mani mansuete e pure!...
(...)
Tosca:
o mani elette a bell'opre e pietose,
a carezzar fanciulli, a coglier rose,
a pregar, giunte, per le sventure, dunque in voi,
fatte dall'amor secure, giustizia le sue sacre armi depose?
Voi deste morte, o man vittoriose,
o dolci mani mansuete e pure!...
(...)
Tosca:
Chi si duole
in terra più? Senti effluvi di rose?!...
non ti par che le cose
aspettan tutte innamorate il sole?...
Cavaradossi:
non ti par che le cose
aspettan tutte innamorate il sole?...
Cavaradossi:
(colla più tenera commozione)
Amaro sol per te m'era morire,
da te la vita prende ogni splendore,
all'esser mio la gioia ed il desire nascon di te, come di fiamma ardore.
Io folgorare i cieli e scolorire vedrò nell'occhio tuo rivelatore,
e la beltà delle cose più mire avrà sol da te voce e colore.
Tosca:
Amaro sol per te m'era morire,
da te la vita prende ogni splendore,
all'esser mio la gioia ed il desire nascon di te, come di fiamma ardore.
Io folgorare i cieli e scolorire vedrò nell'occhio tuo rivelatore,
e la beltà delle cose più mire avrà sol da te voce e colore.
Tosca:
Amor che seppe a te vita serbare,
ci sarà guida in terra, e in mar nocchier...
e vago farà il mondo riguardare.
Finché congiunti alle celesti sfere dileguerem,
siccome alte sul mare
a sol cadente,
(fissando come in una visione)
nuvole leggere!...
Cavaradossi:
ci sarà guida in terra, e in mar nocchier...
e vago farà il mondo riguardare.
Finché congiunti alle celesti sfere dileguerem,
siccome alte sul mare
a sol cadente,
(fissando come in una visione)
nuvole leggere!...
Cavaradossi:
Parlami ancora come dianzi parlavi,
è così dolce il suon della tua voce!
Tosca:
Tosca:
(si abbandona quasi estasiata, quindi poco a poco accalorandosi)
Uniti ed esulanti
diffonderem pe 'l mondo i nostri amori, armonie di colori...
Cavaradossi:
Tosca e Cavaradossi:
diffonderem pe 'l mondo i nostri amori, armonie di colori...
Cavaradossi:
...armonie di canti diffonderem.
Trionfal,
di nova speme l'anima freme di celestial crescente ardor.
Ed in armonico vol già l'anima va all'estasi d'amor.
Tosca:
di nova speme l'anima freme di celestial crescente ardor.
Ed in armonico vol già l'anima va all'estasi d'amor.
Tosca:
Gli occhi ti chiuderò con mille baci
e mille ti dirò nomi d'amor.
(...)
Tosca:
(...)
Tosca:
Com'è lunga l'attesa!
Perché indugiano ancor?... Già sorge il sole...
Perché indugiano ancora?... è una commedia,
lo so... ma questa angoscia eterna pare!...
(...)
Spoletta:
Ah Tosca! Pagherai ben cara la sua vita!
Tosca:
Colla mia!
Sciarrone ancora sulla scala e correndo al parapetto si getta nel vuoto gridando:
O Scarpia!
AVANTI A DIO!!!!!!
Perché indugiano ancor?... Già sorge il sole...
Perché indugiano ancora?... è una commedia,
lo so... ma questa angoscia eterna pare!...
(...)
Spoletta:
Ah Tosca! Pagherai ben cara la sua vita!
Tosca:
Colla mia!
all'urto inaspettato Spoletta dà addietro e Tosca rapida gli sfugge, passa avanti a
O Scarpia!
AVANTI A DIO!!!!!!
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