Bellissima interpretazione
Gustav Klimt nel 1907 produsse un fregio, distinto in tre porzioni, lungo circa 7 metri per l'addobbo della sala da Pranzo di Palazzo Stoclet a Bruxelles.
Molteplici possono essere i significati del capolavoro, e non esplicitamente espressi dall'autore (come avviene invece per il Fregio della 9° Sinfonia di Beethoven esposto nel Museo della Secessione a Vienna)
Innanzitutto l'albero è un simbolo ancestrale, comune e ricorrente nella cultura di più popolazioni, come quella egizia, alcune antiche civiltà mesopotamiche, islamiche, Sudamericane, indiane, ebraiche, bizantina...
In particolare, nella cultura ebraica e cristiana, ove è rigidamente simmetrico,ha caratteristiche ben connotate e di elevato valore simbolico.
In generale rappresenta il significato biblico de "L'albero della conoscenza".
" Se voi conoscerete la Verità, la Verità vi farà Liberi"
L'Ignoranza è uno schiavo, la Conoscenza è libertà.
" Se noi riconosceremo la Verità, ritroveremo i Futti della Verità in noi stessi.
Se ci uniremo con essa, essa produrrà il nostro perfezionamento
Vangelo di Filippo, Vers. 123
La struttura: mosaico di marmi, pietre dure, maioliche e corallo.
Il motivo centrale, nel pannello centrale è ciò che dà il nome al capolavoro.
E' il simbolo di tanti temi cari all'autore, che li riunifica in un'opera unica: motivi floreali, la figura femminile, la morte della vegetazione, la rinascita attraverso il ciclo delle stagioni, la rigenerazione, l'energia vitale.
Su di esso è appollaiato un uccello, che rappresenta la minaccia della Morte, contrastata e minimizzata dalla rigogliosità dei rami; oltre allo sviluppo della forma, è anche il fatto che sia d'oro, e quindi "inscalfibile" dall'uccello, che così viene degradato da minaccia in semplice fastidio.
I rami con i frutti si espandono ad unificare le figure del pannello di destra con quello di sinistra
Sul pannello di sinistra una (presunta) danzatrice da sola, rappresenta l'ATTESA.
Dipinta in stile "egizio" perché di profilo, e vestita di un vestito.
Solo il volto e le mani hanno un'espressività naturalistica, in contrasto con il resto del corpo che appare privo di tridimensionalità.
L' attesa è un atteggiamento tipico della figura femminile klimtiana.
Sul pannello di destra viene viene rappresentata la RICONCILIAZIONE, mediata dal celeberrimo "abbraccio". L'aureola attorno ai due protagonisti, in oro, conferisce al dipinto un carattere di preziosità.
"L'abbraccio", che ricorda il coevo "Il bacio", e rielaborazione di un altro "abbraccio" presente nel "Fregio della Nona Sinfonia", appare nel suo naturalismo nel volto della donna con gli occhi chiusi, mentre il volto del compagno non si vede perché voltato di spalle.
Cielo e terra sono racchiusi nell'Albero della vita.
La donna in attesa, attende l'amato; attesa che termina con l'abbraccio, in cui ci sono l'inconscio, spirito e materia; L'abbraccio Invece l'abbraccio del'albero che riunisce l'incontro con le due figure ai lati, rappresenta l'amore, il bene che non ha confini di spazio e di tempo, il BENE oltre tutti gli egoismi.
Un capolavoro ASSOLUTO.
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