Gli estratti: "Prometto di sbagliare" di Pedro Chagas Freitas
Sono magiche le parole di questo libro e lo scrittore è un poeta. Sono queste le parole che mi ripeto, tra me e me, quando penso al libro di Pedro Chagas Freitas, dal titolo "Prometto di sbagliare", pubblicato da Garzanti in data 27 agosto 2015. Non c'è un passo o semplici frasi che non colpiscono per l'intensità, per l'armonia e la bellezza delle parole utilizzate, così ho amato ogni racconto che ho letto fino ad ora.
Ecco a voi un piccolo passo tratto dal libro, in cui lo scrittore scrive...
«PROMETTO DI SBAGLIARE.»
Fu l’unica promessa che le fece, tutta una filosofia in tre parole. Non credeva nella possibilità della perfezione, e neppure faceva nulla per raggiungerla, perché se non esiste a che serve cercarla?
E si lasciava vivere per quello che aveva davanti, tutte le possibilità, tutte le porte. C’era sempre un’ora ideale per la felicità ed era sempre adesso. L’amore arriva solo quando smettiamo di essere perfetti.
«Vorrei tanto ma lascia stare.»
L’abominevole paura della gente, l’abominevole capacità di saziare a metà quel che può essere intero. Leiaveva paura, tanta paura, paura di sbagliare, di non riuscirci, paura di non fare il passo giusto nella direzione giusta, men che meno al momento giusto, e quando l’abbraccio accadde erano due corpi che si univano, sì, ma erano molto di più: due mondi diversi che non sapevano come unirsi. L’amore esiste solo quando due mondi si uniscono senza avere la minima idea di come fare a unirsi.
«L’errore è cercare quel che non esiste.»
E lui insisteva, l’abbracciava dopo il sesso e le spiegava il contenuto della vita, l’urgenza di una pelle, dimenticare la possibilità di una coppia perfetta per assaporare nella perfezione la coppia possibile, lui e lei, imperfetti come solo loro due, lui con le rughe su tutta la faccia, lei stanca di lottare, stanca di temere, i figli, la vita, una storia indelebile alle spalle. L’amore esiste solo quando due persone si incontrano in mezzo a due viaggi diversi.
«Prometto di sbagliare.»
Prometto di amarti fino al limite, baciarti fino all’ultima frontiera, correre quando basterebbe camminare, saltare quando basterebbe correre, volare quando basterebbe saltare. Prometto di abbracciarti con l’interno delle ossa, percorrerti la carne con la fame assoluta, e andare in cerca dell’orgasmo tutti i giorni, trovare la felicità nella dolcezza assurda che sapremo destinarci.
Prometto di fallire. Senza esitare. Prometto di essere umano, incoerente, di dire la parola sbagliata, la frase sbagliata, perfino il testo sbagliato, di agire senza pensare, a che diavolo serve pensare quando ti amo in modo così scellerato? Prometto di capire, prometto di volere, prometto di crederci. Prometto di insistere, prometto di lottare, di scoprire, di imparare, di insegnare. Tutto questo per dirti che prometto di sbagliare. E Dio ti liberi dal non promettermi lo stesso.
«Sei stata il modo più bello di sbagliare.»
E lei sentì che le mancava il respiro, esitò come non aveva mai esitato, volle pensare a tutto, mettere tutte le possibilità sul piatto della bilancia, ma quando riprese fiato non disse:
«Vorrei tanto ma lascia stare». Quando riprese fiato stava pensando a come avesse fatto a smettere di pensare, per quei due o tre secondi, a sé stessa. L’amore esiste solo quando ci offre almeno due o tre secondi di noi stessi.
«Se sbagli di nuovo, giuro che ti amo per sempre.»
E lei sbagliò.
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