domenica 9 ottobre 2016

Pedro Chagas - Prometto di sbagliare (elogio dell'amore imperfetto)

Gli estratti: "Prometto di sbagliare" di Pedro Chagas Freitas


Sono magiche le parole di questo libro e lo scrittore è un poeta. Sono queste le parole che mi ripeto, tra me e me, quando penso al libro di Pedro Chagas Freitas, dal titolo "Prometto di sbagliare", pubblicato da Garzanti in data 27 agosto 2015. Non c'è un passo o semplici frasi che non colpiscono per l'intensità, per l'armonia e la bellezza delle parole utilizzate, così ho amato ogni racconto che ho letto fino ad ora. 
Ecco a voi un piccolo passo tratto dal libro, in cui lo scrittore scrive...
«PROMETTO DI SBAGLIARE.»
Fu l’unica promessa che le fece, tutta una filosofia in tre parole. Non credeva nella possibilità della perfezione, e neppure faceva nulla per raggiungerla, perché se non esiste a che serve cercarla?
E si lasciava vivere per quello che aveva davanti, tutte le possibilità, tutte le porte. C’era sempre un’ora ideale per la felicità ed era sempre adesso. L’amore arriva solo quando smettiamo di essere perfetti. 
«Vorrei tanto ma lascia stare.»
L’abominevole paura della gente, l’abominevole capacità di saziare a metà quel che può essere intero. Leiaveva paura, tanta paura, paura di sbagliare, di non riuscirci, paura di non fare il passo giusto nella direzione giusta, men che meno al momento giusto, e quando l’abbraccio accadde erano due corpi che si univano, sì, ma erano molto di più: due mondi diversi che non sapevano come unirsi. L’amore esiste solo quando due mondi si uniscono senza avere la minima idea di come fare a unirsi. 
«L’errore è cercare quel che non esiste.»
E lui insisteva, l’abbracciava dopo il sesso e le spiegava il contenuto della vita, l’urgenza di una pelle, dimenticare la possibilità di una coppia perfetta per assaporare nella perfezione la coppia possibile, lui e lei, imperfetti come solo loro due, lui con le rughe su tutta la faccia, lei stanca di lottare, stanca di temere, i figli, la vita, una storia indelebile alle spalle. L’amore esiste solo quando due persone si incontrano in mezzo a due viaggi diversi. 
«Prometto di sbagliare.»
Prometto di amarti fino al limite, baciarti fino all’ultima frontiera, correre quando basterebbe camminare, saltare quando basterebbe correre, volare quando basterebbe saltare. Prometto di abbracciarti con l’interno delle ossa, percorrerti la carne con la fame assoluta, e andare in cerca dell’orgasmo tutti i giorni, trovare la felicità nella dolcezza assurda che sapremo destinarci.
Prometto di fallire. Senza esitare. Prometto di essere umano, incoerente, di dire la parola sbagliata, la frase sbagliata, perfino il testo sbagliato, di agire senza pensare, a che diavolo serve pensare quando ti amo in modo così scellerato? Prometto di capire, prometto di volere, prometto di crederci. Prometto di insistere, prometto di lottare, di scoprire, di imparare, di insegnare. Tutto questo per dirti che prometto di sbagliare. E Dio ti liberi dal non promettermi lo stesso. 
«Sei stata il modo più bello di sbagliare.»
E lei sentì che le mancava il respiro, esitò come non aveva mai esitato, volle pensare a tutto, mettere tutte le possibilità sul piatto della bilancia, ma quando riprese fiato non disse:
«Vorrei tanto ma lascia stare». Quando riprese fiato stava pensando a come avesse fatto a smettere di pensare, per quei due o tre secondi, a sé stessa. L’amore esiste solo quando ci offre almeno due o tre secondi di noi stessi. 
«Se sbagli di nuovo, giuro che ti amo per sempre.»
E lei sbagliò.

mercoledì 5 ottobre 2016

Prometto di perdere (Pedro Chagas Freitas)




Voglio che tu sappia che sono insufficiente.
Voglio che tu sappia che sono carente.
Voglio che tu sappia che sono fallibile, forse addirittura incorreggibile.
Voglio che tu sappia che commetto peccato per volerti troppo o per desiderarti troppo o per proteggerti troppo o per cercarti troppo o per sentirti troppo.
Voglio che tu sappia che se non c’è nessun eccesso non c’è nessun amore.
Voglio che tu sappia che a volte dico ciò che non dovrei dire, oppure taccio ciò che non dovrei dire, ma lo faccio perché nulla possa interromperci.
Voglio che tu sappia che potrei essere migliore, infinitamente migliore, ma non sono mai stato migliore di quanto tu non mi abbia già fatto essere.
Voglio che tu sappia che mi irrito quando forse non dovrei, che mi affanno quando forse non dovrei, che insisto quando forse non dovrei, che mi ostino quando forse non dovrei.
Voglio che tu sappia che mi dispiace per tutte le lacrime che ti ho fatto piangere, per tutte le lacrime che ho pianto per te – ma mi dispiace ancora di più per tutte le decisioni che ho preso per paura delle lacrime.
Voglio che tu sappia che amare è anche piangere, che amare è anche andare oltre.
Voglio che tu sappia che invecchiare con te è la parte bella della vecchiaia.
Voglio che tu sappia che c’è un pizzico di follia in noi, e meno male.
Voglio che tu sappia che c’è un pizzico di dolcezza in noi, e meno male.
Voglio che tu sappia che sono tanto sentimentale quanto incoerente, e che se non fosse per te non combinerei un bel niente.
Voglio che tu sappia che se solo ci fosse una vita saresti la donna della mia vita.
E che se ce ne fosse più d’una, lo saresti ugualmente.